Si dirà che questo errore è marginale rispetto al contenuto del saggio. Invece ci sono altri aspetti interessanti da considerare.
Il delfino non è un eccentrico, ma è uno dei più intelligenti rappresentanti della classe dei mammiferi, che sono i più evoluti e perfezionati tra gli
esseri viventi: possono vivere tra i ghiacci, come l'orso, nelle foreste, nel mare e nei fiumi, come i delfini e le balene, possono cibarsi di piante e
animali di ogni tipo, possono volare come i pipistrelli, hanno sviluppato l'intelligenza più di ogni altra specie.
Paragonare la nuova cultura ai pesci e la vecchia ai mammiferi è una tipica operazione di persuasione per categorie: i pesci sono meno intelligenti dei
mammiferi, così la nuova cultura è inferiore alla vecchia.
L'errore metaforico si estende anche all'uso improprio della categoria dei 'barbari'. Tralasciamo il significato originario ('autentico?') della parola che
significava 'straniero'. Sta di fatto che nella storia la parola 'barbaro' ha assunto significati negativi e nella nostra cultura viene associato a popolazioni
ignoranti, violente, stupide,ecc.
Usare questa categoria per analizzare una nuova cultura di cui si intende studiare le caratteristiche significa partire con evidenti pregiudizi
negativi.
Se dopo un'attento studio si ritrovassero in questa cultura elementi significativi per emettere un giudizio così sprezzante, potrei capire.
E' vero che Baricco lascia quasi intendere che pur facendo parte della cultura precedente egli è generosamente disposto a fare uno sforzo di
comprensione nei riguardi dei 'barbari', ma sempre mantenendo le opportune distanze, ma ammette pure che ogni nuova cultura è vista con ostilità e
disprezzo dagli appartenenti alla vecchia guardia.
A prescindere da questi aspetti secondo me criticabili, il saggio di Baricco è interessantissimo, gradevole e divertente.
In particolare utile l'osservazione velata che la classe borghese, avendo sostituito quella nobiliare ebbe l'esigenza di un paravento morale che
giustificasse l'acquisto di privilegi fondati sulla ricchezza e non più di provenienza divina: di qui si sviluppa il Romanticismo e la cultura di una
spiritualità laica ma ugualmente dignitosa, raggiungibile solo con studi faticosi ed attività di alto livello culturale, come la musica, l'arte, la
letteratura.
I 'barbari' non hanno più necessità di quest'anima laica e quindi nemmeno di un faticoso iter culturale: vivono sulla cresta dell'onda, amano lo
spettacolo, l'emozione immediata: non mi sembra un'idea barbara, anzi è un modo di vivere la vita in modo più genuino, senza troppe sovrastrutture
culturali, politiche o commerciali, senza secondi fini; anche Kant dice:"il bello piace senza concetto".
Al contrario di Baricco, credo che non si tratti di mutazione genetica, perché l'evoluzione biologica si è praticamente arrestata con l'avvento
dell'intelligenza nell'uomo, che da un lato aiuta a risolvere i problemi e le difficoltà, ma dall'altro interrompe il processo di selezione naturale che è
essenziale al progresso evolutivo.
La scoperta degli antibiotici ha salvato molti da malattie altrimenti mortali, ma impedisce il rafforzamento della specie contro i microbi, mentre
esercita una forte selezione sui microbi, i quali diventano sempre più resistenti agli antibiotici.
I barbari veri hanno potuto spesso sopraffare i popoli più civili, proprio perché la civiltà indebolisce sul piano biologico, ma eleva sul piano
intellettuale.
Tuttavia la civiltà si evolve anch'essa, senza modifiche significative del DNA delle cellule, che richiederebbero millenni, ma grazie alla flessibilità delle
reti neuronali ed alla comunicazione interpersonale.
L'evoluzione della mente è avvenuta nei secoli passati in modo limitato alle singole popolazioni, con pochi trasferimenti dall'una all'altra.
Con la stampa e i successivi mezzi di comunicazione gli scambi tra culture diverse sono aumentati di intensità.
Sono apparse evidenti le differenze tra le culture, sviluppatesi in modo quasi isolato, e quindi molto diverse. Di qui la causa di contrasti ideologici,
religiosi, etnici spesso sfociati in guerre assurde.
Quello che Baricco trascura è la rapidissima evoluzione della comunicazione tra le menti dei singoli a livello planetario.
Quando ero giovane mi sembrava meraviglioso che un mio amico radioamatore potesse scambiare un messaggio via radio con re Hussein di
Giordania: i messaggi tra radioamatori potevano avere per legge solo contenuto tecnico! ciò vuol dire :"ricevo bene il tuo segnale, ciao grazie"
Il WEB oggi può considerarsi come l'integrazione di un enorme numero di menti umane ciascuna formata da miliardi di neuroni le cui connessioni
sono in continua evoluzione.
Rimproverare a questa Mente planetaria di essere un po' superficiale e prediligere l'immediatezza, la spettacolarità, l'emozione pura sarebbe come
sgridare un bambino perché non apprezza la Divina Commedia.
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