Ed.14/01/2012

Mosè

Queste regole non sono comandamenti cui bisogna ubbidire se non si vuole incorrere in castighi terribili.

Si tratta invece di regole di vita per essere felici, per quanto è possibile, e rendere felici anche gli altri.

Sono regole che dipendono anche dall'epoca storica in cui si vive: possono essere modificate o migliorate in ogni momento.

Possono anche essere tradotte in proposte legislative tendenti ad aumentare il benessere di una popolazione.

1.Studia le leggi dell’universo e accresci ogni giorno le tue conoscenze, scientifiche e umanistiche per poter compiere scelte migliori al fine di aumentare il tuo benessere e quello degli altri esseri viventi.
2.Mantieni la tua mente in buona salute; rinuncia a qualsiasi piacere che possa secondo te danneggiarla e causarti poi sofferenza: in ogni caso scegli il danno minore.
3.Mantieni il tuo corpo in buona salute; rinuncia a qualsiasi piacere che possa secondo te danneggiarlo e causarti poi sofferenza; in ogni caso scegli il danno minore. Non usare farmaci senza grave motivo. Non usare mai droghe (salvo il caffè e il tè), mai alcol (salvo un bicchiere di vino da tavola a pranzo o a cena), mai tabacco.
4.Proponiti di essere felice e aiuta il prossimo (secondo la priorità stabilita [1]) ad essere felice per quanto ti è possibile nel senso di ridurre la sofferenza e il dolore e favorire il piacere e la gioia.
5.Non ingannare gli altri con parole o fatti se non per evitare un pericolo grave secondo la priorità stabilita.
6.Non danneggiare fisicamente o mentalmente gli altri con parole o fatti, nel senso di provocare dolore o sofferenza, se non per evitare un pericolo grave secondo la priorità stabilita. Applica sempre il principio del minimo danno possibile.
7.Non accumulare beni e ricchezze oltre una quantità pari a circa 100 volte la soglia di povertà; usa l’eccedenza per aiutare il prossimo secondo la priorità stabilita.
8.Non mettere al mondo più di due figli e non prima di aver raggiunto un accordo stabile con un coniuge e solo se puoi contare su una sufficiente fonte di reddito.
9.Non cambiare coniuge se non dopo un mese di separazione ufficiale dal precedente e preferibilmente non con figli minorenni.
10.Non provocare volontariamente la morte di una persona se non per evitare un danno insopportabile, permanente, inevitabile attuale o futuro ad un essere umano secondo la scala di priorità stabilita.

[1] La priorità varia secondo le fasi dell'evoluzione umana:
Nella fase dell'evoluzione biologica dipende dal DNA: ogni individuo dà la priorità alla propria specie.
Nella fase dell'evoluzione delle idee (Homo Sapiens) durante il Regno della Pietà conviene adottare una scala di priorità del tipo seguente: Te stesso, i tuoi figli, i tuoi genitori, i tuoi fratelli, il tuo coniuge, i tuoi cugini, i tuoi amici e parenti, gli esseri umani da 3 mesi dopo il concepimento alla morte, gli embrioni dal concepimento a tre mesi, gli animali mammiferi, tutti gli esseri viventi capaci di provare piacere e sofferenza. In ciascuna categoria la priorità è arbitraria. 
Nella fase del Regno dell'Amore dovrebbe essere annullata la sofferenza e quindi la priorità non avrebbe senso.
Per quanto riguarda gli embrioni: fino a tre mesi le connessioni tra neuroni sono insufficienti per poter configurare una personalità paragonabile a quella dell'individuo completo; per tale motivo in caso di conflitto morale, dovendo scegliere, è consentito preferire ad esempio il bene della madre (e di eventuali altri figli) a quello dell'embrione .
Queste priorità hanno valore morale solo per le scelte che ciascuno opera nella vita privata. Quando una persona assume una funzione pubblica (amministratore, insegnante, dirigente, Sindaco, Parlamentare, Ministro, ecc.) non è consentita altra priorità se non quella dell'interesse della collettività che si rappresenta.

Per capire meglio le regole sulla moderazione nelle attività gratificanti vi consiglio di leggere la seguente pagina sull'etica delle calorie psico-fisiche